giovedì 15 marzo 2012

R.Ac.E. – Prima Tappa (Germania che passione).

Martedì 28 Febbraio 2010, nel giorno bisestile, del mese bisestile, dell’anno bisestile, contro ogni profezia Maia e detto popolare ecco che parte il viaggio verso le terre scandinave.
Il viaggio è iniziato e questi primi post li dedico all’avventura on the road: R.Ac.E. – Race Across Europe.
Siamo solo io e lei: la mia Multipla. Davanti a noi oltre 2200km che separano Fontana da Ekilstuna. Attraverso la pianura padana, oltre le Alpi scendendo nella Baviera. Attraversando la foresta nera, il gelido mare del nord. Snodandosi sui saliscendi innevati del sud della Svezia fiano ai laghi centrali e ai boschi scandinavi. Due notti, tre tappe e 4 nazioni;  io e lei, ci separa solo il navigatore che ogni tanto dice la sua.
Prima di partire l’ho coccolata: batteria e iniettori nuovi. Gomme, acqua e olio a posto. Un po’ di ricambi al seguito e soprattutto pieno di Metano e spia della riserva accesa. La R.Ac.E. ha una sola regola: si corre tutta solamente a metano. La spia della riserva resterà accesa per i 2200 e passa kilometri della “gara”. Le tappe sono definite in base all’autonomia della Multipla: ogni 500km pit-stop.
Nelle migliori tradizioni la vettura è carica fino al massimo peso consentito: solo per citazione: 2 materassi, cuscino e soprattutto l’affettatrice lì al mio fianco. La visibilità latrale sinistra è praticamente scomparsa e come tutti quelli che hanno l’onore di possedere questa vettura, oltre un certo carico il passaruota posteriore tocca la gomma quando la macchina si imbarca nelle curve a destra: perfetto stile FIAT.
Partenza alle ore 5.00 a.m. da casa. La prima tappa è tutta via terra e si snoda su un percorso che mi porterà verso la profonda Germania. Arrivo previsto ore 6.00 pm a Leipzig. Il Brennero scorre veloce, la Multipla in assetto da gara (quasi come quando aveva trasportato i 5 quintali di piastrelle – impresa già nota alle cronache) fatica a raggiungere i 110kph ma una volta alla velocità di crociera è praticamente un carrarmato, insensibile agli spostamenti d’aria. Siamo arrivati al passo in perfetto orario unica nota dolente il pedaggio al casello. Prima sosta poco dopo per acquistare la Vignette: la tariffa minima comprende otto giorni di pedaggio: tra me e me penso che non mi rivedranno tra così poco tempo. Passeggiata. Due tigelle avanzate dalla sera prima che, come nelle migliori tradizioni migratorie italiane, erano nel sacchetto dei viveri preparato da “Mammà”.
Si riparte in discesa verso Innsbruck: ecco proprio quando sono bello rilassato, lunga discesa con pedale sollevato (in gergo tecnico cut-off) ed ecco accendersi la spia di avaria motore con tanto di messaggio: “Avaria controllo motore: recarsi in officina”, io stavo già pensando di recarmi da un prete, ma poi ho visto che la macchina dopo l’avaria stava marciando a benzina. Prima di evitare la squalifica dalla R.Ac.E. passo subito a metano e poi faccio altri 50km senza problemi. Altra lunga discesa, altro cut-off, ed ecco di nuovo la spia con allarme e passaggio a benzina. Qui, a causa di una mia deformazione professionale, si accende in me la lampadina e invece di disperare inizio una serie di manovre che mi portano ad avvallare la mia ipotesi (cosa non avrei dato per un analizzatore da collegare alla centralina motore…). Problema capito: la spiegazione sarebbe veramente troppo tecnica e forse noiosa per i non addetti ai lavori. I miei ex colleghi staranno sicuramente ridendo. La Multipa è di nuovo ok, voleva solo avvisarmi, messaggio ricevuto; si procede!
Prima tappa ufficiale per rifornire. Esco a Innsbruck ed ecco la prima sorpresa: nel Nord Europa i distributori di metano (ErdGas) sono self-service e funzionano esattamente come quelli della benzina. Basta seguire le figure… Parte il rifornimento e… non credo ai miei occhi quasi 30kg di metano nelle bombole contro i soliti 25kg a cui normalmente sono abituato: ma quanto lo pompano il metano sti Tedeschi?!?

Riparto: a questo punto il navigatore con un sussulto di orgoglio, stanco di mandare sempre in onda la solita immagine delle due linee dell’autostrada, decide di prendere l’iniziativa e mi fa fare una variante in mezzo alle Alpi bavaresi. Innsbruk-Monaco rally della montagna, su e giù per i passi con metri di neve e temperature a -5°C. Grazie, posti bellissimi, strada panoramicissima ma magari sarebbe stato meglio farla senza avere mezza casa in macchina. Benedico il navigatore che gentilmente a Monaco mi porta di nuovo sulla A9 in direzione Norimberga.
Da qui in avanti l’immensa distesa teutonica: cielo grigio nuvole basse e campi infiniti. Le famigerate vetture tedesche sbeffeggiano la Multipla sfrecciandole a fianco a velocità assurde (sulle autostrade tedesche non ci sono limiti di velocità), lei non se la prende più di tanto e infrange il suo nuovo record con oltre 570km percorsi con un pieno di metano e al suo limite di carico. A Norimberga nuovo rifornimento di ErdGas, ormai sono pratico e faccio in un attimo. Sono quasi arrivato; mentre arriva la sera attraverso l’ennesimo parco eolico: si vedono solo i pilastri perché le pale sono così alte che si nascondono in mezzo alla nebbia. Ce n’è ovunque, ne avrò viste a centinaia. Ogni casa, stalla o capannone è coperto di pannelli solari: mho mah qui il sole non l’ho neanche visto col binocolo e sono le 16.30 e c’è già buio, cosa se ne faranno di tutti questi pannelli?!?
Arrivo a Leipzig alle 17.30 e qui in un gesto di vera sfrontatezza decido di andare a fare di nuovo il pieno così il giorno dopo sarebbe stato tutto pronto. Grande genio!!! Nell’ora di punta attraverso la città che secondo me detiene il record di tram e filobus in Europa. Per fare 11km e ritorno ho impiegato un’ora e mezzo. Stavolta l’ErdGas aveva un sapore più amaro!
Prima tappa completata: l’hotel è come previsto, un ostello in stile Germania dell’Est ma nessun problema. Il letto c’è, internet funziona: chiamo le mie donne e sono contento. Non avevo mai fatto così tanta strada in macchina tutta in una volta: 997km dal via!
Alessandro

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